Gli studi e il lavoro di Canter hanno cambiato profondamente le modalità di investigazione della polizia di tutto il mondo.Canter è convinto che si possa comprendere e studiare meglio un omicidio se si prendono in esame le corrispondenze tra il viaggio psicologico del criminale e gli spazi in cui egli realmente agisce. Queste le basi del geographical profiling, che traccia all’interno del suo libro: un’affascinante e avvincente riflessione che passa attraverso l’esplorazione di famosi omicidi seriali (come quello di Jack lo Squartatore o di John Duffy, «l’assassino della ferrovia») e indagini da lui condotte in prima persona. Il lettore si trova così catapultato all’interno del «viaggio» del serial killer, un viaggio sia psicologico che geografico. «I criminali rivelano chi sono e dove vivono non solo dal modo in cui commettono i crimini, ma anche dal luogo che scelgono per compierli.» David Canter, ha raccolto l’ottocentesca eredità di Quetelet e Guerry, rivisitandola in un nuovo e originale inquadramento: il geographical profiling. Obiettivo della tecnica quello di delimitare un’area geografica quale probabile luogo di residenza di un criminale, autore di una serie di delitti. E saperne di più sulla zona dove potenzialemente risiede, permette di restringere la lista dei sospetti, razionalizzare le indagini, aumentare la possibilità di identificarlo e catturarlo. Non c’è ormai forza di polizia che non utilizzi le idee di David Canter, spesso chiamato a collaborare nelle investigazioni. La forza del lavoro di Canter e del suo testo sta proprio qui, non si tratta di esercizi teorici, speculazioni accademiche, ma di qualcosa di testato sul campo, nella lotta ad assassini e strupratori seriali.
Technical details
Volume 15 x 21 cm Brossura Pagine 356 Mappe Bibliografia
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