Un medico può togliere la vita a un uomo sofferente? In quale misura la medicina si fa etica e partecipa alla realizzazione del diritto? Come si possono distinguere i valori fondamentali della medicina, oggetto di discipline (etica, deontologia, bioetica…) che sembrano tra loro contrapposte? Come superare i paradossi della medicina consumistica? Come rispondere alla prorompente richiesta di umanizzazione delle pratiche sanitarie che si leva dalla società civile? Nel volume si trova risposta a queste domande, in un percorso di arricchimento culturale lungo i sentieri della filosofia, dell’etica e del diritto. Non solo per studenti universitari e operatori sanitari, ma per tutti coloro che si occupano di scienze umane e giuridiche. Nel testo, tenuto conto dei paradossi a cui la professione sanitaria si trova esposta nel nostro tempo, viene affrontata la questione del significato della medicina e della sua possibile integrazione nell’idea di cura. Il concetto di cura, quanto mai fecondo sotto il profilo etico e giuridico, si presta facilmente a delineare una prospettiva valoriale credibile per la medicina del nostro tempo, proprio perché incentrata sulla sofferenza dell’uomo. Attraverso il concetto di cura è possibile definire con maggiore precisione i rapporti della medicina con discipline emergenti, quali la bioetica, stabilire con maggiore chiarezza i contenuti della codificazione deontologica, affrontare in maniera nuova la questione del rispetto della volontà del malato e quindi del consenso al trattamento sanitario. Senza trascurare la sfida più ardua: quella della sua umanizzazione, attraverso una promozione culturale degli operatori, che non può che iniziare nelle aule universitarie.
Technical details
Volume 13 x 19 cm Brossura Pagine 168 Bibliografia
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