L’Autore ricostruisce, da attento cartografo e esperto Navigatore, una “mappa dei rischi” nell’ambiente ospedaliero, guidato dall’idea, scaturita dalla pratica sanitaria, che “non c’è umanizzazione delle strutture sanitarie e dell’ospedale senza umani, intesa come umanizzazione delle condizioni di lavoro e di vita del personale che vi lavora”. Con uno stile accessibile, Lizza, nei limiti che la materia gli impone, illustra il suo bedecker delle patologie per il personale di cura o di assistenza diretta. Si scorrono queste patologie (da agenti chimici, fisici, biologico-infettivi, da infortuni professionali, da fatica fisica, da fatica nervosa, ecc…), dapprima quali frammenti di lettura, poi via via diventano nella mente connessioni con episodi, configurazioni di realtà crude, che richiamano la vita reale dell’ospedale, reale per l’ammalato, reale per chi ci lavora: sono quei rischi e quei disagi che disumanizzano la realtà ospedaliera, ridotto ad una sentina di pericoli che spesso restituiscono la salute mutata nel suo rovescio. Un libro agile, con opportuni riassunti per ogni capitolo, che da radiografia fredda si anima, ricco di passione civile. È la stessa professionalità e la stessa passione civile che l’Autore aveva profuso in un fortunato manuale sui rischi nelle strutture sanitarie, “La fatica di essere sani”, uscito in tre edizioni, in anni in cui su questi argomenti non si parlava affatto (1979, 1981, 1987), anni lontani dalla moda del D.L.gs. 626/94, che, spesso, per molti è solo un cappio burocratico da sopportare.
Technical details
Volume 17 x 24 cm
Brossura
Pagine 640
Illustrazioni in bianco e nero
Grafici e tabelle
Bibliografia
Risorse umane
Indice dei nomi
Indice analitico
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