Assassini dell'umanità
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Hitler: sei milioni di ebrei, mezzo milione di zingari, 80.000 omosessuali sterminati. E ancora: polacchi, russi, disabili, “anormali”, invalidi, oppositori politici; deportati, torturati, violentati, uccisi. Stalin: deportazioni, fucilazioni di massa, milioni di omicidi perpetuati in un clima di estrema crudeltà, terrore e sadismo. Che cosa sono stati Hitler e Stalin? Dei pazzi? Dei mostri? L’incarnazione del Male? O esempi di criminali che possono e devono essere fermati come tutti gli altri assassini? Scopo di questo libro è quello di arrivare a formulare una diagnosi psichiatrica e criminologica degli “assassini dell’umanità”. È stato descritto il loro modo di gestire la follia omicida; i fattori psicologici specifici e aspecifici che possono caratterizzare la loro personalità e le motivazioni all’agire distruttivo; le differenti tipologie con predominanza ora del desiderio di uccidere, ora del desiderio di essere uccisi; le difficoltà per le popolazioni di saper riconoscere la criminalità o la follia di chi li sta governando. Il testo, scritto in modo chiaro e diretto, seppur estremamente rigoroso, è rivolto a un pubblico molto ampio.
Volume 17 x 24 cm
Brossura
Pagine 112
Bibliografia
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