Diagnosi differenziale e trattamento
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Le vertigini sono un sintomo ampiamente diffuso nella popolazione con una prevalenza compresa tra il 10 e il 35%, secondo le casistiche e le popolazioni, e un’incidenza del 3%. Molto spesso attribuite a problemi cervicali, in realtà le vertigini cervicogeniche primarie rappresentano solo l’1% dei casi (esclusi i traumi diretti come il colpo di frusta). Eppure, frequentemente i primi esami effettuati sono la radiografia cervicale e le prime cure sono i massaggi cervicali. Perché questa discrepanza? Qual è il rapporto tra vertigini e colonna cervicale? E i noti otoliti, altrettanto spesso chiamati in causa, come si inseriscono in questo rapporto?
"Non esiste trattamento corretto finché non si raggiunge la meta di una corretta diagnosi. La sindrome vertiginosa, il più delle volte scatenata da molteplici cause che si intrecciano, è materia difficile da affrontare, specialmente nella sua fase acuta, perché il paziente sta molto male e vuole uscire dall’incubo che lo affligge il più presto possibile. Superata la fase acuta, ci si deve interrogare e concentrare sulle cause scatenanti, ma anche restare nella retta via del mantenimento, facendo gli interventi giusti ed evitando manovre sbagliate. Il trattamento corretto troverà, pertanto, il maggior successo a seguito della migliore diagnosi differenziale.
[...] Lo scopo di questo utile e pratico volume è trasmettere l’esperienza acquisita in tanti anni di lavoro “sul campo” avendo la consapevolezza che non si sa mai abbastanza e che ogni paziente è diverso dall’altro. Forse è anche un invito a conoscere i propri limiti, pur avendo le capacità di mettere in pratica le proprie abilità, che s’imparano con l’esperienza e tanta umiltà".
Dalla presentazione di Pietro Maria Bavera
Dario Carlo Alpini
Nato a Milano nel 1958, si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1983. Durante gli anni di formazione universitaria ha partecipato all’attività di ricerca neurologica sulla sclerosi multipla presso l’Istituto Neurologico “Carlo Besta” di Milano. Si è poi specializzato in Otorinolaringoiatria nel 1986 e in Audiologia nel 1989.
Dopo un periodo di attività ospedaliera come otorinolaringoiatra, negli ultimi 25 anni si è dedicato quasi esclusivamente allo studio, alla ricerca e alla cura delle vertigini e dei disturbi dell’equilibrio presso la Fondazione “Don Carlo Gnocchi” di Milano.
Nel 2007 per le sue ricerche in campo vestibologico ha ricevuto il premio internazionale Frenzel-Sakata della NeuroOtological and Equilibriometric Society.
Il lavoro in un istituto di ricerca riabilitativo e, dal 1998, l’insegnamento al corso di laurea di Fisioterapia lo hanno aiutato a completare la sua formazione interspecialistica.
Nel 2010 ha conseguito, presso l’Università di Roma, il master universitario in Medicina manuale e posturale e, nel 2011, l’idoneità a esercitare l’attività di medico dello sport.
Dal 2012 è membro dell’International Society for Neurovascular Disease (ISNVD).
La sua impronta didattica, di ricerca e di cura è, quindi, fortemente interdisciplinare e specificamente rivolta alla riabilitazione, “l’arma vincente” della sanità del terzo millennio.
Volume 21 x 27 cm
Brossura
Pagine 192
Riccamente illustrato a colori