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1901-1910: il Giro comincia a fare l’Italia

Sport &  Medicina, 150 anni della nostra vita

1901-1910

Il Giro comincia a fare l'Italia

 


Gli ideali del barone Pierre de Coubertin si affermano anche in Italia: nel 1903 la Federazione ginnastica d’Italia richiese l’organizzazione a Roma della quarta edizione dei Giochi Olimpici. Re Vittorio Emanuele III, succeduto a Umberto I assassinato a Monza nel 1900 per mano dell’anarchico Bresci, si muove personalmente con sostanziosi stanziamenti di fondi e lo stesso pontefice auspica il concretarsi dell’evento. Giovanni Giolitti, capo del Governo, contestato da destra e da sinistra, avversato da futuristi e riformisti, si oppone fermamente: “Il nostro Paese non ha i soldi e ha problemi molto più seri da risolvere”. Di Olimpiadi in Italia non si parlerà sino agli anni Cinquanta, quando si affaccia nuovamente la candidatura di Roma. Anche se misconosciuta, esiste un’edizione intermedia dei Giochi olimpici, disputata ad Atene nel 1906, nel decennale della prima, con 7 ori vinti dagli atleti italiani, 6 argenti e 3 bronzi. L’idea era di farne altre, a cadenza quadriennale, ma i venti di guerra impedirono la replica nel 1910. Nel 1949 il Comitato olimpico internazionale cancellerà l’Olimpiade intermedia.


Dopo la vittoria del Milan nel 1900 e una serie di successi del Genoa, il 1905 segna l’avvento della Juventus, formata dagli studenti di un liceo, il Massimo D’Azeglio. La divisa è in percalle, i calciatori hanno una fascia scura alla cintola, una cravatta a farfalla, nera come i pantaloncini. Sono molto eleganti in campo e fuori.

Una felice commistione fra ginnastica e pallacanestro, disciplina sino ad allora sconosciuta in Italia, si verifica nel 1907 quando a Siena la signorina Ida Nomi Venerosi Pesciolini, dopo aver tradotto il regolamento di James Naismith ed essersi fatta un'idea sommaria del nuovo sport, la pallacanestro, ne insegna i principi di base alle giovanissime allieve della Mens Sana in Corpore Sano. Queste ultime, in divisa da marinarette, con blusa bianca e gonna blu, si esibiscono a Venezia nella "palla al cerchio, gioco ginnastico per giovinette", durante il Concorso Ginnastico Nazionale di quello stesso anno.

La prima pagina olimpica luminosa, in chiave italiana, è del 1908 con il lottatore Enrico Porro e il ginnasta Alberto Braglia, vincitori ai Giochi di Londra. Marinaio su un cacciatorpediniere, Porro non dà l'idea di un Ercole. Di statura poco superiore al metro e cinquanta (quando la media nazionale era 1,64), 62 kg di peso, nei pesi leggeri si confronta con avversari di maggior stazza. Nella finale olimpica ha la meglio su un russo di 7 kg più pesante perché fa valere la sua tecnica sopraffina. Dato interessante, con Porro lo sport italiano esibisce le caratteristiche nazionali che coltiviamo ancora oggi: non esprimiamo campioni nerboruti, bensì scaltri. La superiorità è sempre tecnica, non muscolare, più che la preparazione scrupolosa conta l’estro. Alberto Braglia stupisce il mondo con la sua “presa digitale” al cavallo, uno dei segreti che ne fanno il miglior ginnasta del tempo. Vince il pentathlon atletico, cioè la somma delle varie specialità.



Una medaglia manca al palmares azzurro nell’edizione dei Giochi di Londra 1908, quella non assegnata al maratoneta Dorando Pietri, classe 1885, emiliano di Mandrio, frazione di Correggio. Pietri, al comando in solitudine con ampio vantaggio, dopo una gara tutta in rimonta, esaurisce le sue energie nei pressi dello Stadio Olimpico di White City. All’ingresso in pista sbaglia addirittura direzione. Indirizzato dai giudici nel giusto senso di marcia, nel percorrere il mezzo giro di pista che lo separa dal traguardo cade ben cinque volte. Viene incitato dagli spettatori, ma anche aiutato a rimettersi in piedi. Dopo l’ultima caduta il megafonista di servizio sul campo non solo lo aiuta a rialzarsi, ma lo sostiene vigorosamente per qualche passo. Inconsapevole di quanto gli sta accedendo, Pietri taglia a fatica il traguardo, poco prima dello statunitense Jimmy Hayes. L’italiano viene squalificato e la medaglia va all’americano. Pietri ne esce come l’eroe sfortunato, tre giorni dopo la Regina d’Inghilterra premia il suo coraggio con una magnifica coppa d’argento, tra gli applausi degli spettatori dello stadio di White City, tutti in piedi.



Il 14 aprile 1907 debutta la Milano-Sanremo, destinata a fare la storia del ciclismo. Al ritrovo, fissato presso l’osteria della Conca Fallata, lungo il Naviglio pavese, si schierano 33 temerari che sfidano l’acquivento. Vince il francese Lucien Petit Breton, in forza alla Bianchi, che chiude i 281 chilometri del percorso a 26,206 di media. Il primo Giro d'Italia si avvia da Milano il 13 maggio 1909 alle 2.53 del mattino. Otto le tappe, per un totale di 2448 chilometri e 127 i concorrenti, dei quali solo 49 concluderanno la prova a Milano. I corridori vengono fotografati uno per uno prima della partenza, per non avere dubbi sulla loro identità. Il montepremi all'esordio è di 25 mila lire. Luigi Ganna, il primo vincitore, percepisce 5.325 lire, l'ultimo classificato 300, comunque una bella cifra (lo stipendio di Armando Cougnet, Direttore del Giro, è di 120 lire mensili; Costamagna, il direttore de La Gazzetta dello Sport, ne guadagna 150). Il giornale, nel 1909, costa 50 centesimi. La formula dei primi due Giri d’Italia prevede l’assegnazione di punti per ogni tappa. Poi si procederà con la formula a squadre (1912) e finalmente la classifica in base al tempo.

Il 10 gennaio 1910, a bordo di un biplano, denominato Leonardo da Vinci, l’ingegner Enrico Forlanini compie nel cielo di Milano alcune evoluzioni davanti a centomila persone. Sempre nel 1910 la Nazionale di calcio gioca le prime due partite amichevoli di una lunga storia: debutta a Milano con la Francia – vince 6-2 – e poi si confronta con l’Ungheria a Budapest e perde 6-1. In entrambe le occasioni la Nazionale veste la maglia bianca, il colore della Pro Vercelli. Per la maglia azzurra si dovrà attendere il 6 gennaio 1911, quando all’Arena di Milano la fortissima Ungheria di Karoly e Feldmann supererà i nostri per 1-0.

 

 

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