Angoscia e libertà

Nell’opera di Eugen Drewermann, teologo e psicoterapeuta tedesco, religione, filosofia e psicologia del profondo si intersecano in maniera innovativa e provocatoria che tuttavia solleva interrogativi e perplessità. Le sue radicali critiche alla teologia cattolica e alle istituzioni ecclesiastiche nonché un frequente, intenso e spregiudicato ricorso alla psicologia del profondo, in particolare alla psicoanalisi freudiana e alla psicologia analitica junghiana, hanno fatto esplodere sulla scena internazionale un vero e proprio “caso-Drewermann”. Dopo una introduzione volta a delineare la figura e l’opera di Drewermann, il volume, diviso in tre grandi parti, segue analiticamente il suo percorso teoretico. La prima parte presenta la sua visione antropologica, connotata dall’angoscia a motivo della libertà e conseguentemente la sua dura critica alla teologia morale tradizionale. La seconda parte delinea l’innovativa proposta di un metodo esegetico, basato sulla psicologia del profondo di matrice junghiana. Infine, la terza parte presenta la dura critica alla formazione ecclesiastica e religiosa che fisserebbe in un ideale di vita patologie nevrotiche preesistenti, invece di promuovere lo sviluppo della persona nella libertà. Il volume si conclude con una esaustiva bibliografia delle opere in lingua originale e di quelle tradotte in italiano e con una appendice che riporta il testo inedito di un incontro- intervista dell’Autore con il teologo di Paderborn.