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1921-1930: Gia' brilla la stella Margaria
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Sport &  Medicina, 150 anni della nostra vita

1921-1930

Già brilla la stella Margaria

 


La prima doverosa citazione è per Angelo Mosso, medico, fisiologo, il precursore della medicina dello sport. Nella seconda metà dell’Ottocento il grande ricercatore piemontese mira in ugual misura al benessere fisico e a quello spirituale. Sue le prime acute osservazioni sugli inconvenienti di un’applicazione eccessiva allo studio: alterazione della vista, deviazioni alla colonna vertebrale per “vizi d’atteggiamento sui banchi scolastici”. Mosso propone il movimento, i giochi e le distrazioni con cui alternare “l’affannarsi sui libri”, studia soprattutto i differenti effetti del moto su uomini e donne, ravvisando la necessità di adeguare le metodologie ai vari soggetti. Nel 1897 fonda la Scuola di Ginnastica medica, l’anno successivo organizza un Congresso nazionale di educazione fisica con l’appoggio del Ministero della Pubblica istruzione. Oltreoceano vanno oltre, già ragionano di alimentazione in stretto rapporto con l’attività fisica, l’allenamento, l’igiene e la salute. Alla Harvard University nasce il dipartimento di Fisiologia, mentre alla Lawrence Scientific School quello di Fisiologia e Allenamento fisico.



I primi due decenni del Novecento annotano lo sport come uno dei fenomeni più significativi della società di massa nei Paesi industrializzati. Non a caso nascono associazioni culturali che si legano alle scienze applicate allo sport: nel 1922 la Svizzera tiene a battesimo la Commissione medico-sportiva per gli esercizi fisici della Confederazione, che fa da battistrada alla Federazione medica tedesca e alla Società francese di Medicina dell’educazione fisica e degli sport, istituite nei mesi successivi. Nel 1923 in Italia viene istituito l’Ente nazionale per l’Educazione fisica. Per la nascita della Federazione medico sportiva bisogna attendere l’avvento di Ugo Cassinis, nel 1925 nominato direttore del primo laboratorio di Fisiologia applicata allo sport presso la Scuola militare della Farnesina.

Entrano in gioco alcuni grandi nomi, in primis Rodolfo Margaria, classe 1901, valdostano, a giusto titolo considerato il più promettente fisiologo italiano. Dopo la laurea in Medicina conseguita a Torino nel 1924, l’anno dopo Margaria è dapprima assistente, poi aiuto presso l’istituto di Fisiologia dell’Università torinese, dove consegue nel 1928 la libera docenza in Fisiologia umana sperimentale. Docente di Chimica biologica nello stesso ateneo, dopo aver condotto le sue prime ricerche, riguardanti la resistenza dell’uomo e degli animali alla depressione barometrica, Margaria prosegue la sua attività scientifica all’estero, dapprima in Inghilterra (Londra, Plymouth e Cambridge). Poi se ne va negli Usa (Boston e New York) prima di rientrare in Germania, dove lo chiamano a Heidelberg. Vinto il concorso per la cattedra di Fisiologia umana, Margaria la insegnerà dapprima a Ferrara poi a Parma, Pavia e infine Milano.



L’esigenza di dare corpo alla medicina dello sport era emersa nel 1928 quando ad Amsterdam, in occasione dei Giochi olimpici, si era tenuto il primo Congresso internazionale di Medicina sportiva. Nello stesso anno, durante i Giochi olimpici invernali di St. Moritz, si costituisce la Federazione internazionale.

Cronologicamente, il primo Istituto di Medicina dello sport vede la luce nel 1929 presso il nuovo stadio di Bologna. Poco dopo Giacinto Viola si fa promotore dell’Associazione medica di cultura fisica e Ugo Cassinis, che ne è membro, si adopera affinché venga resa obbligatoria la visita medica agli atleti agonisti da parte dei medici specialisti. Nel novembre dello stesso anno il Comitato olimpico nazionale italiano accoglie la raccomandazione di Cassinis e costituisce la Federazione italiana dei medici degli sportivi (FIMS). Il primo corso formativo si svolge a Roma il 15 dicembre 1929, riservato ai medici dello sport, alle dottoresse (per il loro inserimento nelle scuole di ginnastica e nelle società sportive femminili) e ai massaggiatori sportivi.

Nel gennaio 1930 viene creato a Roma il Rifugio sanitario sportivo per la cura “degli infortunati per cause sportive”. Intenso e fervido di risultati quel periodo per la FIMS, culminato nella nomina dei primi medici dello sport ispettori regionali e provinciali. Burocraticamente le vicende della FIMS trovano piena soddisfazione con l’approvazione dello statuto e del regolamento federale, ratificati dal CONI il 24 febbraio 1930.

 

 

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Last Updated (Wednesday, 27 April 2011 14:51)